Canapa Mundi 2023

Milano Cannabica
Gennaro Maulucci (fondatore e organizzatore di Canapa Mundi)

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/28/canapa-mundi-una-fiera-assediata-dai-controlli-di-polizia/7080054/

28 Febbraio 2023
L’8^ Edizione di Canapa Mundi si è conclusa la scorsa domenica.
Una Fiera Internazionale dedicata alla canapa la cui produzione ha rappresentato un fiorente mercato per l’Italia che gli è valso il secondo posto nel mondo per la produzione nazionale della sua fibra tessile fino al 1939, quando l’Italia aderì al testo della legge “Marijuana Tax Act” con il quale gli Stati Uniti d’America misero al bando la coltivazione della canapa e della cananabis.
Tre giorni di appuntamenti per scoprire i nuovi orizzonti della canapa. Tre giorni di controlli ininterrotti ed inutili su un evento giunto ormai all’VIII edizione, il Canapa Mundi. Organizzatori del festival e Radicali romani interpretano questi avvenimenti come un    “un chiaro segnale politico” dietro la particolare attenzione riservata dalle forze dell’ordine ai commercianti e produttori riuniti per raccontare il mondo della canapa.
Un dato è certo: poliziotti, carabinieri e finanzieri per tre giorni hanno fatto visita allo spazio di 11 mila metri quadri che, alla Fiera di Roma, ospita 250 brand e 25 mila persone, ma le irregolarità rilevate sono state pochissime.
Non è un caso che, nella giornata di sabato, logicamente la più frequentata, l’arrivo di Polizia prima e Carabinieri poi sia avvenuto attorno alla metà pomeriggio, nell’orario di maggior affluenza.
Gli espositori su cui si sono concentrati i controlli sono stati perlopiù i commercianti di infiorescenze, con aziende, come Radici Farm, costrette a subire un secondo sequestro dei prodotti, nonostante le analisi dei campioni prelevati appena il giorno precedente avessero già dato esito negativo.
Domenica si è assistito anche all’arrivo dell’unità cinofila. Difficile non porsi dubbi circa l’utilità dell’operazione, essendo avvenuta nel contesto di una fiera, cioè laddove, per definizione, la merce presente non viene certo nascosta.
Il dispiegamento di forze dell’ordine è stato segnalato anche mediante controlli esterni.
La combinazione di perquisizioni degli agenti e viavai dei visitatori, molti dei quali hanno deciso di abbandonare la fiera, resta una delle immagini più eloquenti delle problematiche vissute dagli oltre dodicimila impiegati della Cannabis a fine industriale. È facile ipotizzare che, qualora si fosse trattato di altre categorie lavorative, la repressione avrebbe già portato a interventi risolutivi da parte delle istituzioni.

Oggi Canapa Mundi rappresenta un segmento di mercato in continua crescita, nato nei primi anni duemila, che trova il suo massimo sviluppo con l’avvento del fenomeno cannabis light, per effetto della legge 2 dicembre 2016, n. 242 con la quale l’Italia si è adeguata alla normativa europea. Un mercato che coinvolge nel nostro paese circa 3000 aziende da cui dipendono 12.000 posti di lavoro diretti, senza contare l’indotto, formato per lo più da aziende giovani e dinamiche impegnate in vari settori che vanno dalla produzione di macchinari e nuove tecnologie come le apparecchiature elettromedicali, le cartucce per stampanti 3D, la plastica in polimeri di canapa, fino ai prodotti alimentari, cosmetici, tessili, per la bio-edilizia, per la coltivazione organica o per quella fuori suolo, solo per citarne alcuni.
Del resto parliamo di una pianta nota fin dall’antichità per gli innumerevoli campi di applicazione e che oggi come non mai, dovremmo considerare nostra alleata nell’ampio dibattito che ruota intorno alla necessità di una transizione ecologica.

Si pensi, solo per fare un esempio, al dissesto idrogeologico causato dall’abbattimento di alberi per la produzione di carta o legnami per la costruzione, materiali realizzabili con una pianta, la canapa, che a differenza degli alberi non impiega 50 anni per crescere nuovamente e che, rispetto alla coltura di altre piante, come il cotone, richiede pochissimo consumo di acqua e nessun tipo di pesticida. Senza parlare dei benefici apportati dall’uso della canapa in campo alimentare e medico: i semi di canapa sono noti per essere ricchissimi di acidi grassi omega 3 e 6 e numerose vitamine del gruppo B, ricca anche di sali minerali, in particolare zinco, ferro e magnesio, si rivela un’ottima fonte di proteine, 100 gr di canapa apporta circa 30 gr di proteine ed ha un contenuto di fibre pari a 10 gr ogni 100. Sempre più spesso i medici consigliano l’uso di olio di canapa ai pazienti con malattie cardio-circolatorie e come ben sappiamo, oggi, il mondo scientifico internazionale è concorde sull’utilità della cannabis a scopo terapeutico contro numerose patologie.
Anche in Italia dal 2006 la legge ne consente la prescrizione medica, purtroppo, nonostante la legge n. 172 del 4 dicembre 2017 preveda che tutte le regioni italiane debbano prescrivere la cannabis in regime mutuabile, quindi a carico del servizio sanitario nazionale, nella pratica, la maggior parte dei pazienti è costretta a pagarla di tasca propria, affrontando costi paradossalmente più elevati di quelli offerti dal “mercato nero”.

In questo contesto contraddittorio e contorto, la fiera Canapa Mundi è riuscita ad arrivare alla sua 8° edizione. Se nelle precedenti edizioni i controlli delle forze dell’ordine non sono mancati, quest’anno si è trattato di una vera e propria caccia alle streghe, qualcuno ha deciso che i controlli dovevano essere muscolari, quotidiani e in divisa, con una squadra interforze tra carabinieri, polizia, finanza, dogana, nas. I controlli durante le tre giornate, sono risultati approfonditi, serrati, al limite dell’accanimento e nei momenti di maggior afflusso di persone creando davvero problemi a chi stava lavorando.
In tutte le edizioni passate ci sono stati controlli accurati, sono venuti sempre Carabinieri, Finanza, Nas, dogana, e sempre con un grado di discrezione normale per i controlli in un evento del genere, sempre in borghese per non dare nell’occhio e tutti gli anni le forze dell’ordine si sono complimentate per la precisione e lo svolgimento pacifico del loro lavoro e della manifestazione. Non hanno mai trovato irregolarità amministrative o penali.
Un’economia composta da aziende moderne ed ecologiche, un’economia in crescita. In un mondo giusto queste aziende dovrebbero essere sostenute per accrescere il benessere e l’economia del paese invece sono oggetto di forti limitazioni e vessate da controlli eccessivi a volte al limite della persecuzione.
Qualche esempio: le loro pagine social vengono continuamente “segnalate” e periodicamente cancellate, senza troppe spiegazioni. Gli vengono negati i servizi di pagamento con carta, senza nessuna motivazione considerato che sono aziende che operano totalmente nella legalità, le più controllate di tutto il paese, non c’è un settore economico più controllato. Non possono fare pubblicità sui social. Canapa Mundi ad esempio si è vista rifiutare l’acquisto di spazi pubblicitari su radio nazionali, su alcuni giornali, ha subito denunce da parte di parlamentari, interrogazioni parlamentari, diffide. Tutte azioni inutili, senza fondamento giuridico atte solo a disturbare e intralciare aziende che pagano le tasse, hanno dipendenti, creano economia.
Un idea di cosa sarebbe potuto essere senza questo tipo di azioni istituzionali ce la possiamo fare guardando come è andata in Spagna dove il fenomeno nasce insieme all’Italia nei primi anni duemila. La differenza è che i nostri colleghi spagnoli non hanno mai subito nessun tipo di vessazione e il mercato si è sviluppato fino a creare aziende milionarie, migliaia di negozi e posti di lavoro che superano le duecentomila unità. La Fiera del settore tra le più grandi del mondo a Barcellona.
Ci chiediamo dunque chi abbia deciso di eseguire questi interventi invasivi in una Fiera Internazionale e con quale giustificazione considerate le sette edizioni precedenti svolte senza nessuna anomalia nonostante i controlli accurati. Ci chiediamo perché dobbiamo essere cosi penalizzati rispetto ad altre Fiere.

09.01.2023 – Fuoriluogo Redazione
Torna a Fiera di Roma dal 17 al 19 febbraio 2023 la Fiera Internazionale della Canapa. 250 brand, 25.000 presenze annue e uno spazio espositivo di 11.000 mq per 3 giorni di nuove frontiere, biodiversità, sostenibilità, cibo, benessere, tessile, edilizia, innovazione e cultura.
Con 250 brand, 25.000 presenze annue e uno spazio espositivo di 11.000 mq, dal 17 al 19 febbraio 2023 torna alla Fiera di Roma Canapa Mundi, la riconosciuta fiera internazionale della Canapa: 3 giorni di appuntamenti, biodiversità, sostenibilità, cibo, benessere ma anche tessile, edilizia, innovazione e cultura, per scoprire i nuovi orizzonti della canapa con le sue mille anime, in un evento che chiama a raccolta specialisti del settore, neofiti, curiosi e famiglie.
Giunta nel 2023 all’VIII edizione – sempre raccontando un futuro sostenibile e a impatto zero – anche per il 2023 Canapa Mundi si preannuncia una festa aperta a tutti nel segno dell’ambiente e dell’innovazione, con esposizioni, djset, area bimbi, workshop, area food, spettacoli, mostre e numerosi momenti culturali con espositori provenienti da tutto il mondo. Fin dal suo debutto, infatti,  tra tradizione e modernità, la fiera ha raccontato il mondo della canapa in modo innovativo ed ecosostenibile, creando un luogo di incontro per media, addetti ai lavori, ricercatori e scienziati che, insieme ad artisti e artigiani, hanno scelto la canapa come risorsa versatile e polifunzionale, facendone il perno della propria attività.
Pianta generosa per eccellenza, coltivata in Italia già fin dai primi del ‘900, la Canapa emerge oggi come settore produttivo italiano storicizzato e proiettato nel futuro con un occhio all’ambiente. La fibra della canapa, infatti, è una tra le fibre organiche più resistenti, aspetto che garantisce una lunga durata dei suoi prodotti, dall’abbigliamento all’edilizia, tendendo una mano alla crisi della sovrapproduzione e all’ecosostenibilità. La coltivazione della canapa è possibile anche senza l’utilizzo di pesticidi e agenti inquinanti; la pianta, inoltre, porta con sé una forte azione disinquinante, con la capacità di assorbire una quantità notevole di Co2 e di crescere molto velocemente restituendo i nutrienti che prende dal terreno. Un vero e proprio strumento per mettere in contatto l’uomo con il terreno e la natura, per un utilizzo dei frutti della terra senza il bisogno di sfruttarla.
Canapa Mundi – ufficialmente riconosciuta Fiera Internazionale dalla Regione Lazio – nasce nel 2015 da un’idea di Gennaro Maulucci, fondatore e pioniere del mercato della Canapa in Italia, in collaborazione con Luca Marino, Silvio Saraceno e Mario Sammarone, esperto programmatore informatico. Fin dalla sua nascita, la manifestazione è stata un volano per il mercato della Canapa: uno dei pochi settori in crescita per fatturato e posti di lavoro.
Canapa Mundi si svolge il 17, 18 e 19 febbraio 2023 alla Fiera di Roma. Venerdì 17 e Sabato 18 dalle 11.00 alle 20.00, Domenica 19 Febbraio dalle 11.00 alle 19.00. Venerdì biglietto intero € 5,00, sabato e domenica biglietto intero € 8,00, ridotto € 5,00 Abbonamento 3 giorni intero € 12,00. La biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso gratuito per persone disabili, accompagnatori e ragazzi fino a 10 anni, accompagnati. Per gli Adulti oltre i 65 anni è valido il biglietto ridotto. La fiera e le casse aprono alle ore 11.00.
Ma sono all’insegna della modernità e della tecnologia la maggior parte degli stand della fiera, dedicati a tutto quello che può venir fuori dai semi di canapa e a tutto quello che serve per produrre e vendere. Le curiosità attirano segmenti di interesse diversificati: bioplastiche a base di canapa, composti per l’edilizia, piccoli robot per la lavorazione alimentare, pasticceria, creme per la pelle, gioielli e montature per occhiali, cerotti con funzione antinfiammatoria, filati, liquidi per le sigarette elettroniche. Naturalmente presentissime le infiorescenze che, specificano i volantini, presentano un livello di Thc (tetraidrocannabinolo) inferiore allo 0,5%, ritenuto privo di effetti psicotropi. La legge 242/2016 in tema di promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa prevede un limite di Thc dello 0,6%. Decenni fa la coltivazione, anche quella a uso industriale, fu soppressa con la scusa della lotta alla droga, premiando risorse più dannose come plastica e petrolio. Non per niente tutto cominciò negli Usa con la Dupont. Negli ultimi tempi la normativa e la stessa Pac hanno aiutato la ripresa, ma rimangono difficoltà legali e logistiche, per cui le infinite virtù della pianta non hanno ancora dispiegato tutti i vantaggi ecologici, sociali ed economici, in Italia e all’estero.
Cibo, integratori, tessuti, carta, materiali da costruzione, farmaci, cosmetici: sono infiniti gli usi non stupefacenti della pianta. La sua fibra è una fra le più resistenti, aspetto che garantisce una lunga durata dei suoi prodotti. La coltivazione è possibile anche senza l’utilizzo di pesticidi e input inquinanti; sul terreno, la pianta ha una forte azione disinquinante, e in generale un ettaro coltivato a canapa arriva ad assorbire 15 tonnellate di CO2. La coltura cresce molto velocemente restituendo i nutrienti che prende dal terreno.
Importanti le conferenze mediche: metodiche di assunzione della Cannabis terapeutica, versatilità farmacologica dei fitocannabinoidi fra cui il cannabidiolo (una delle molecole presenti in maggior concentrazione tra gli oltre ottanta componenti della cannabis sativa; non provoca alterazioni psicologiche e anzi ha proprietà benefiche, perfino nelle infiammazioni veterinarie). Fra le conferenze socio-giudiriche, sempre a cura di università e centri di ricerca: l’auto-coltivazione in Italia, la qualità e sostenibilità dei prodotti alimentari a base di canapa, la (non facile) giurisdizione italiana sulla canapa.


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