Il ruolo protettivo del cannabidiolo nel danno epatico indotto dallo stress: modulazione dello stress ossidativo e del danno mitocondriale

28 febbraio 2025

Jiaoling Wang, Haoran Jiang, Xinhui Kou, Jun Chen

https://www.frontiersin.org/journals/pharmacology/articles/10.3389/fphar.2025.1567210/abstract

Contesto: il danno epatico indotto dallo stress, derivante da stress acuto o cronico, è associato a stress ossidativo e infiammazione.
Il sistema endocannabinoide, in particolare il recettore cannabinoide 2 (CB2R), svolge un ruolo cruciale nel danno epatico. Tuttavia, attualmente non esistono farmaci clinici che prendano di mira il CB2R per le malattie epatiche. Il cannabidiolo (CBD), un agonista del CB2R, possiede proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Questo studio mira a indagare gli effetti farmacologici del CBD in un modello murino di danno epatico indotto dallo stress. Metodi: abbiamo utilizzato un modello murino di danno epatico indotto dallo stress per valutare gli effetti protettivi del CBD.

Le valutazioni includevano analisi istopatologica, rilevamento di citochine tramite ELISA, analisi dell’espressione proteica tramite immunoistochimica e Western blot e analisi differenziale della trascrizione genica.

La microscopia elettronica a trasmissione è stata utilizzata per osservare la morfologia mitocondriale. Inoltre, abbiamo esaminato i livelli di espressione delle proteine ​​CB2R, SLC7A11, α-SMA e ACSL4 per chiarire i meccanismi alla base degli effetti del CBD. Risultati: il CBD ha mostrato significativi effetti protettivi contro i danni epatici indotti dallo stress nei topi.

Sono state osservate diminuzioni negli indicatori della funzionalità epatica (tra cui Aspartato Aminotransferasi (AST) e Alanina Aminotransferasi (ALT)) e citochine infiammatorie (come IL-1β e Tumor Necrosis Factor-alfa (TNF-α)) Il CBD ha migliorato l’espressione di CB2R e ridotto i livelli di α-SMA, mitigando la fibrosi epatica. Ha anche ridotto i livelli di ACSL4, aumentato le attività di SOD e GSH-Px e sovraregolato l’espressione della proteina SLC7A11.

Inoltre, il CBD ha migliorato la morfologia mitocondriale, indicando una riduzione della morte cellulare ossidativa. Conclusione: il CBD attiva il percorso CB2R/α-SMA per modulare l’infiammazione e la fibrosi epatica. Attraverso il percorso di segnalazione SLC7A11/ACSL4, il CBD allevia lo stress ossidativo nel danno epatico indotto da stress, migliora la morfologia mitocondriale e riduce il danno epatico.

Questi risultati forniscono una base teorica per la potenziale applicazione del CBD nella prevenzione e nel trattamento del danno epatico indotto da stress