La Spagna antiproibizionista protesta contro le modalità della legge sulla cannabis terapeutica

7 Febbraio 2025

Aurélien BERNARD

https://www.newsweed.fr/espagne-rapproche-legalisation-cannabis-medical/?

Dopo diversi anni di attesa, la Spagna è sul punto di regolamentare la cannabis a scopo terapeutico. Il progetto di decreto reale è stato effettivamente presentato alla Commissione europea tramite la procedura TRIS, un passaggio obbligatorio verso la conversione nel diritto comune della cannabis terapeutica. 
Se la Commissione non ha nulla a che fare con il progetto spagnolo, questo potrebbe essere approvato prima dell’estate.

Quadro normativo per la cannabis terapeutica in Spagna

Progetto di regolamento del Ministero della Salute sull’uso controllato della cannabis terapeutica come trattamento di ultima generazione per patologie specifiche.

Secondo le linee guida proposte, i medicinali a base di cannabis e le formulazioni magistrali standardizzate (come gli oli di cannabis) saranno disponibili per i pazienti affetti dalle seguenti condizioni:
 • Spasticità e spasmi muscolari associati alla sclerosi a placche
 • Le forme refrattarie di epilessia non rispondono ai trattamenti convenzionali
 • Nausea e vomito dovuti alla chemioterapia
 • Il dolore cronico non si risolve nonostante i tratti abituali

La norma esclude i fiori di cannabis, proibisce la coltivazione domestica (anche se in Spagna non è più depenalizzata in alcun modo) e limita l’accesso alle farmacie ospedaliere, ad eccezione delle farmacie comunitarie.
Inoltre, solo gli specialisti, ma non i medici generici, saranno autorizzati a prescrivere trattamenti a base di cannabis. Secondo le associazioni di tutela dei pazienti, queste disposizioni creano inutili ostacoli all’accesso e non rispondono alle più ampie esigenze terapeutiche.

Una proposta di giocattolo conservativa

Sebbene il progetto del decreto reale spagnolo rappresenti un progresso, è considerato più prudente rispetto ai programmi sulla cannabis terapeutica di altri paesi. Come ha sottolineato l’Osservatorio spagnolo sulla cannabis terapeutica (OECM), la norma limita l’uso della cannabis terapeutica a condizioni predefinite. La cannabis non verrà prescritta a meno che i trattamenti esistenti, compresi i medicinali autorizzati a base di cannabis (Sativex o Epidiolex), non risultino inefficaci.

I pazienti affermano che il governo non ha preso in considerazione i dati scientifici che rappresentano i maggiori vantaggi terapeutici della cannabis. La ricerca suggerisce che la cannabis ha potenti proprietà antinfiammatorie, antidepressive, analgesiche e neuroprotettive. Viene ancora utilizzato da pazienti affetti da patologie come il cancro, l’Alzheimer, il Parkinson e la fibromialgia, ma l’attuale proposta non risponde in modo adeguato a queste esigenze.

Le critiche hanno sollevato preoccupazioni anche riguardo all’esclusione dei medici di prima linea dal processo di prescrizione. Questa decisione, unita alla somministrazione del farmaco esclusivamente in ambito ospedaliero, potrebbe avere un impatto sproporzionato sui pazienti provenienti da aree rurali o scarsamente servite.

I gruppi di sostegno ritengono che politiche accessibili e inclusive siano essenziali per garantire il beneficio generale della cannabis terapeutica.

La lunga strada verso la regolamentazione

Il percorso verso la legalizzazione della cannabis a scopo terapeutico in Spagna è stato costellato di ritardi e ostacoli politici. Le organizzazioni della società civile si battono da tempo per una regolamentazione completa, ma i progressi sono stati ostacolati dall’esitazione politica.

In particolare, il Partito Socialista (PSOE) continua a opporsi alla legalizzazione, citando le precedenti posizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul valore medico della cannabis. Sebbene l’OMS abbia da allora rivisto la sua posizione, la riluttanza del PSOE è continuata fino a maggio 2021, quando il Congresso ha approvato la creazione di una sottocommissione parlamentare incaricata di studiare i programmi sulla cannabis terapeutica in altri paesi.

Il lavoro della sottocommissione riguarda l’attuale progetto di decreto reale, che riflette anni di difesa degli interessi dei pazienti e di trattative politiche, sebbene vi sia un limite temporale per l’applicazione.